S’an walenteenO

DeWo il seguente post alla futura (inZomma…futura un chazzo, se chontinua chosì) inGeNNiera Jò.

Nel suo post racchonta le origGini romane della festa (festa? bah…) di san Walentino.

Le è però sfuggito un particholare, ma io, noto studïoso delle chose antiche sono qui a porvi rymendio.

Un dochumento sensazZionale è stato ritrovato presso il santuario di San Fottino nolano, attribuito a Tito Livio (conosciuto a’ teNpi anche come Tulliola), sWela la sorte dell’augure ætrvsco…Pare infatti che il capro, prima di essere sacriFICAto, gli avesse mandato tanti di que’ vaffanchuli* che Pan mosso a compassione, decise di inchiappettarsi l’etrusco impiccione a mastice e breccino.

 

* Evvorrei Wedere Woi…s’è trovato da dover chiavare le donne di Roma a dover essere sgozzato, tutto per un coglione di etrusco che non s’è fatto i cazzi suoi!

M’ementhO!

Between tripples and trapples…tra trippole e trappole, oggi è l’anniversario delle fosse ardeatine…E certo che

‘a poooRverini e larussa (sc. term.) stonavano un po’ eh!?

Che tocca Wedere!

B’andyerE

Leggo su repubblica&corriere che il pdl della lochale sezZione di Livorno ha attivato la ministra con la capra intorno affinché faccia luce (ma non dai moccoli) sulla scandalosa presença di ben DUE (dico DUE) bandiere di rifondazZione niente popò di meno che in un asylo.

Mi pare di capyre che lo scUp viene dal giorInale…e infatti è la solita bojata…le bandiere sono da tutt’altra parte, anche se effettivamente sono sul muro del retro.

A parte il fatto che solo per quello si dovrebbe spostare l’ingresso dell’asylo, in modo che i biNbi tocchino con mano la storia…ma che Wogliamo confondere la fondazione del PCdI con le minchiate della lega (sc. term.)??

Dovrebbero ma raccattare gli ultimi partigiani e fargli girare asili e sQuole di ogni ordine e grado…

 

Liddl boY

SessantacinCue anni e non sentirli…

E di sicuro non la manderanno in penZione…

Riperp’ochO

Meno male che si sono inWentati Wiki…

Oggi, nel 1924 veniva assassinato Matteotti, per una stranza coincidenza propIo nel giorno della legge sulle intercettazioni, che a occhio suona grossomodo così: noi ci facciamo i cazzi nostri, voi, popolo bue, penZate ai mondiali e al gLande fratello.

Ma vedi a Wolte le coincidenzhe…

Ecco un pezzo del filmone…

R’HosA!

Jeri era il 15 gennajo…ma io, preso da lezZioni, simulazZioni, conti, conti, biNbetta arrrabbiona ho perZo il passo con la st’oria!

Rymedio Hora…Il 15 gennajo 1919 dei buontemponi di una milizia paramilitare rapivano e uccidevano Rosa Luxemburg. E guarda caso, pochi anni dopo Giacomo Matteotti fece la stessa fine…La milizia tedesca aprì le porta al nazismo, quella italiana al fascismo…

Chissà perché quando le tragedie cominciano, cominciano seNpre con la formazZione di milizie paramilitari…

Meno male che le ronde sono state un flop…per ora!

Goodbye L3nin!

Film da vedere, decisamente deeWertente…se non altro per gli Spreewald Gurken…

[kml_flashembed movie="http://www.youtube.com/v/dVtqcCO_t_I" width="425" height="350" wmode="transparent" /]

Iv noWembrE

Come ogni anno si ripete la solfa della festa nazionale delle forze armate, il tutto per celebrare la gloriosa guerra del 15-18. E per celebrare gli eroici soldati morti a centinaja di migliaja nelle trincee.

STRONZATE. Sono solo stronzate. E ancora più roboanti con questo governo di massoni, fascisti e puttanieri che non hanno di meglio da fare che ricordare concetti come patria, onore e altro, come se , del resto, potessero permetterselo.

Erano solo poveri diavoli mandati a morire in trincea, in assalti inutili quanto sanguinosi (le famose “spallate” di cadorna). Disgraziati che potevano scegliere se morire correndo (il passo del leopardo era proibito, considerato vigliaccheria) verso il nemico o morire fucilati dai carabinieri per codardia. In tutti i casi si moriva.

Poveri diavoli mal nutriti, male armati e male equipaggiati, grazie anche alle forniture scadentissime che facevano lucrare ai fornitori senza scrupoli dell’esercito fior di milioni. Il malaffare non l’ha inventato la DC.

Poveri diavoli, sterminati dai gas asfissianti, anche per colpa di maschere antigas inefficaci.

Poveri diavoli, decimati dal freddo, dalle malattie e dalle ferite che si infettavano subito.

Poveri diavoli, fatti fucilare per rinsaldare lo spirito combattivo dei reparti.

Ma la retorica vuole far dimenticare presto che la guerra è una follia infernale. Pensavamo di averlo capito dopo la seconda guerra mondiale, ma evidentemente l’uomo è troppo stupido. Basta fare un giro sul web per trovare filmati di poveri scemi che rendono omaggio agli “eroi”…basta fare un giro su youtube, e basta vedere i nickname e leggere i commenti. Io ce li manderei davvero, in trincea…

Ci sono molti diari scritti al fronte, ma l’orrore delle trincee secondo me lo rende bene un passo di “Un anno sull’altopiano”, di Emilio Lussu, che si presenta a un capitano e questi, scoprendo che non beve, registra sul suo diario: “Conosciuto un tenente astemio”.

O R’oma o m’ortE

Era meglio morte…

Oggi è il 28 ottobre. No, non è ancora festa nazionale, ma se continuiamo di questo passo finirà così…E sì, il 28 ottobre del 22 coincide con l’inizio del ventennio, culminato con piazzale Loreto (alla fine è stata morte).

Girovagando su iutub ho trovato questo:

[kml_flashembed movie="http://www.youtube.com/v/AtkTAzE2TIE" width="425" height="350" wmode="transparent" /]

È la prima di cinque parti…Conviene vederlo tutto, e stamparselo in testa.

Il filmato omette un piccolo particolare…mentre le “erioche camicie nere” prendevano roma, il loro duce (sic!) se ne stava a milano, pronto per una fuga in svizzera…che eroe! Che condottiero!

Ma la storia non dimentica, e dà seNpre a ciascuno il suo. Nel caso del ducIe, e sarebbe bene SEMPRE, ricordarlo ha dato questo:

Sogni

Poco prima dell’alba, alle cinque-cinque e mezzo del mattino, mi alzai dopo un sonno sereno con il sesto senso, sviluppatosi nella vita militare, attenuato quel giorno dalla stanchezza e dalla comodità di un letto contadino nel villaggio di Mar Verde. Facemmo colazione tranquillamente mentre si aspettavano notizie dalle varie staffette che erano state mandate a prendere  contatto con i gruppi guerriglieri.

Il sole era appena comparso, quando uno dei pochi contadini rimasti nella zona arrivò con una notizia strana e allarmante. Aveva visto alcuni soldati che cercavano delle galline e uova in una casa a non più di mezzo chilometro di distanza. Lo mandai immediatamente perché raccogliesse tutte le informazioni possibili sui soldati, prendendo contatto con loro e accertando la loro consistenza. Il contadino non ebbe il coraggio di assolvere completamente l’incarico, ma portò la notizia che nella casa del Reyes, uno o due chilometri più su, sulla strada che porta alla Sierra Nevada, c’era un gruppo numeroso di soldati accampati. Non poteva essere altri che Sánchez Mosquera.

Bisognava quindi escogitare in gran fretta il modo per accerchiarlo, attaccarlo in un luogo propizio e annientarlo.

(Da Ernesto Che Guevara, Passaggi della guerra rivoluzionaria).

Cuarantadue anni fa si spegneva il sogno rivoluzionario di Ernesto Guevara. Il Che ha segnato un’era e il suo mito continua anchora oggi. Chissà cosa sarebbe diventato se fosse rimasto a cuba accanto a Fidel, chissà se anche lui si sarebbe piegato alle logiche del potere e della sua conservazione.

[kml_flashembed movie="http://www.youtube.com/v/SynVFM_6ezk" width="425" height="350" wmode="transparent" /]