A grande richiesta (non è vero, ma lo dico ughuale) tornano le lezZioni del prof. Pacini! Coloro che non richordano, dopo aver fatto penitenza mangiando DUE chiletti di castagne– righorosamente murate a secco– possono rendersi edotti conZultando la pposita sezione “GeograFIA”.
E ripartiamo dal continente nero, quello degli altissimi negri, delle giraffe e dei leoni. Cosa s’inZegnava dell’africa a metà ottocento? Cioè quando era anchora un continente inesplorato e la schiavitù era ancora in vighore?
Sentyamo il Pacini…
“A mezzogiorno dell’Europa e al di là del mare mediterraneo giace l’Affrica, fertil di mostri e d’infeconde arene, la quale è un’immensa penisola attaccata dalla parte di levante all’Asia dall’istmo di Suez, largo forse un 35 chilometri. La sua figura è quella di un triangolo e si potrebbe assomigliare ad un cuore. Delle cinque parti del mondo, l’Affrica è la più barbara e selvaggia, ed anche la meno conosciuta, perchè intorno alle sue coste non ha nè golfi nè penisole, e nell’interno è per la massima parte ricoperta di deserti aridi e bruciati dal sole, con un’arena mobile e sottile, che al soffio del vento si solleva come le onde del mare. È vero che qua e là si trovane nel mezzo di questi, piccoli spazi di terra freschi e ricchi di bella vegetazione detti Oasi; ma sono tanto distanti tra loro, che è una disperazione arrivarci: e poi ci si trovano enormi serpenti boa, gli scorpioni velenosi, i leoni, le tigri e le pantere più feroci di quelli dell’Asia. I rinoceronti, gli elefanti e gl’ippopotami, brutti da far ribrezzo a vederli, vi s’aggirano in branchi numerosissimi. Vi sono ancora le graziose gazzelle, le giraffe, le zebre, le scimie di tutte le razze e lo struzzo, del quale sono ricercate le penne [marrazzo docet]. Gli alberi vi crescono ad un’altezza straordinaria, fra i quali, il baobab, che è l’albero più grande che si conosca. Lungo le coste la vegetazione c’è più rigogliosa, ma qui gli europei difficilmente si possono adattare a quel clima malsano, e ce ne muoiono non si sa quanti. Le regioni meglio abitabili sono l’estrema parte di tramontana lungo le rive del mediterraneo, e quella di mezzogiorno fino all’ultima punta che si chiama Capo di Buona Speranza.
L’Affrica fa da 100 milioni di abitanti, per la massima parte idolatri, e si divide in 19 parti distribuite in questo modo.
Tre a tramontana, che sono l’Egitto, la Berberia e il deserto del Sahara.
Sette nel mezzo, che sono la Senegambia, la Guinea settentrionale, la Nigrizia o Soudan, la Nubia, l’Abissinia, l’Adel e l’Aian [???].
Nove al mezzogiorno, che sono la Guinea meridionale, il Paese degli Ottentotti [??], Il Governo del Capo di Buona Speranza [rep. sudafricana?], la Cafreria, il Monomotapa, il Mozambico, lo Zanguebar e finalmentele isole, delle quali la più grande di tutte è il Madagascar a levante.”
Capito che roba? Non solo erano un branco di NEGRI, ma pure idola
Filed under: Senza categoria | 7 Comments »