Ogni Hanno scrivo un post incazzato sulla liberazione e su quelli che la inZultano.
E ogni anno va seNpre peggio…
Quest’anno non scriverò UN BEL CAZZONE DI NULLA.
Woglio vedere che succede…
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Ogni Hanno scrivo un post incazzato sulla liberazione e su quelli che la inZultano.
E ogni anno va seNpre peggio…
Quest’anno non scriverò UN BEL CAZZONE DI NULLA.
Woglio vedere che succede…
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25 aprile. Festa della liberazione dal nazifascismo.
Il 25 aprile è anche questo…lapidi distributite in ogni micraniosa frazione di questo disgraziato paese. La tragedia della guerra ha toccato tutto e tutti.
E nonostante questo la nostra memoria se ne va coi partigiani…
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Quello che penso di coloro che vorrebbero vedere equiparati repubblichini e partigiani l’ho già scritto il 25 aprile.
In questi giorni ricorrono molti anniversari legati alla resistenza….jeri firenze, liberata PRIMA dai partigiani, poi dagli alleati. Mi è piaciuto molto il servizio passato sul TG3 toscano, con le interviste ai partigiani…Uno di loro ha lasciato un messaggio ai giovani, qualcosa tipo: “Non pensate solo ai cellulari, pensate anche ai vostri dirittti e alla vostra libertà. Abbiamo combattuto e siamo morti per darveli. Non ve li scordate, non li date per scontati o li perderete”
È stato un servizio coraggioso, e mi sono stupito…mi sono stupito di trovare coraggioso un servizio simile.
E oggi è l’anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema. Vorrei invitare il ministro la russa (sc. term.) — quello che con orgoglio rivendica il padre fascista — ad andare lì oggi…e a dire lì le sue chazzate. E voglio vedere se ne esce vivo.
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« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »
(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955, Fonte Wikipedia)
Il 25 aprile si festeggia la rinascita dell’Italia e la fine della dittatura fascista prima, nazifascista poi.
Questo post è dedicato a tutti quelli che:
1) Ma i ragazzi di Salò alla fine combattevano per i loro ideali.
3) I partigiani “rossi” non sono liberatori.
5) Fanno saluti romani e sbandierano croci celtiche.
6) Attaccano manifesti a Roma.
e di molto altro ancora.
L’otto settembre del ’43 l’Italia si spacca i due. In modo chiaro, netto, inequivocabile. Con loro o contro di loro. Loro sono i fascisti, quelli delle squadracce, di Gramsci, Amendola, Salvemini, Matteotti (e troppi altri), delle leggi razziali, della guerra. E sono i nazisti, quelli dei Lager.
Molti degli altri avevano vent’anni. Hanno preso il mitra. Hanno combattuto.
Molti degli altri sono morti. In battaglia oppure torturati e fucilati.
Avevano vent’anni. E sapevano da che parte stare. E sono morti.
Per darci un’Italia migliore, un’Italia senza fascismi e senza dittature.
Sono morti per noi. E PER VOI.
Cercate di meritarvelo.
CANI!
P.S.
Questo 25 aprile lo dedico alla memoria del marinaio e partigiano Mario Panfili, I5PAE. Sopravvissuto a molte missioni oltre le linee nemiche e decorato al Valore Militare.
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