Avviso:
Il post è un po’ lungo, spero non sia nojoso. 🙂
Intanto un pajo d’aggiornamenti palieschi:
1) Il cavallo della lupa è veramente un ronzino. Peggio di questo poteva capitare solo un MULO. Ma questa del beccare cavallacci –o “brenne”– è una tradizione tipicamente lupajola…
2) Dato che c’è sempre di peggio, ecco che per i contradajoli della civetta si materializza l’inchubo per eccellenza: Il non poter correre il palio per un infortunio al cavallo. Infatti il cavallo della civetta, Jesael, si è infortunato al primo giro, anzi…alla prima curva, quella di S. Martino. Ho visto i filmati, non ho capito come possa essersi fatto male….probabilmente un tempo di galoppo sbagliato ha provocato un passo falso. Quando torna mio fratello (che di cavalli ci capisce davvero tanto) chiedo lumi. Fatto sta che se il problema è serio domani la civetta non corre.
Adesso veniamo all’argomento del post…Come evitare imbarazzanti gaffes quando si vive il palio con dei senesi…ecco un po’ di consigli che do’ quando accompagno i miei amici a vedere il palio. Alcune cose potrebbero essere considerate scioviniste, anacronistiche o semplicemente da matti…Con certe prese di posizione non sono d’accordo, ma d’altra parte questa è la situazione e a questa l’eventuale ospite si deve adeguare.
0) [regola aurea] Gli animi in tempo di palio sono esagitati, l’aria è elettrica, carica di tensione che sale sempre di più con l’avvicinarsi del momento del palio. Questo significa che bastano una parola storta, uno sguardo o un commento infelice per infiammare gli animi.
1) Il palio non è una festa per turisti, nel senso che non è una manifestazione a uso e consumo del turista. E non è uno sport. È una festa di Siena e dei senesi. I turisti sono un “in più” ben voluto e tollerato dalla maggioranza, per una minoranza sono solo dei rompicoglioni che dovrebbero stare a casa loro. Anche la presenza della RAI da molti è mal tollerata, senza parlare poi dei vari James Bond eccetera…QUINDI: Il turista è ospite, e deve impegnarsi a non intralciare lo svolgimento della festa. E non intralciate il passaggio dei contradajoli, e se vi spintonano fate buon gioco a cattiva sorte. Se reagite e vi incazzate,sappiate che potreste passare un brutto quarto d’ora. Ricordo quando portai un amico tedesco alla chiesa di Provenzano dopo la vittoria del palio della torre, per assistere al canto del Te Deum. Voleva entrare prima lui dei contradajoli…fu spintonato. Ebbe la pessima idea di reagire…Per fortuna feci in tempo a portarlo via. Dopo un po’ mi resi conto che lo stavano cercando. Li andai a cercare, dissi che ero di Siena… ci scusammo e finì lì. Lo so…è strano e sta un po’ sul cazzo…ma che ci volete fare…
2) I cavalli: Se c’è una cosa che fa incazzare i contradajoli sono i turisti che fotografano il cavallo con il flash, oppure quelli che non si spostano al suo passaggio. Il cavallo è sacro, non va spaventato o infastidito in nessun modo. Ogni tanto ci faccio caso…i senesi si spostano subito, i turisti rimangono in mezzo come salami…
3) Contrade nemiche: Le contrade si chiamano anche “consorelle”, ma ci sono delle sorelle che vanno d’accordo –le alleate–, altre che si stanno pesantemente sul cazzo: le nemiche. Ora conviene spenderci due parole…Non si tratta di una rivalità folkloristica. Qui la gente si sta veramente sul cazzo, alcuni si odiano proprio…Le prime parole nella lupa? Istrice cacca! Una ventina d’anni fa non era difficile assistere a delle scazzottate tra contrade nemiche, bastava una parola, uno sfottò di troppo, uno sconfinamento, uno sguardo…insomma ogni inezia era pretesto per far volare le mani. Le rivalità a Siena sono ataviche, alcune sono secolari, altre sono più giovani. Le più vecchie (quelle del 1700) sono nate per motivi di territorio, quelle più moderne sono nate per screzi di palio. In tutti i casi la gente è pronta a menare le mani abbastanza subito. Quindi, quando si compra un fazzoletto di una contrada, è bene evitare di fare gli scemi nella contrada avversaria…Quando ero bambino si raccontava di turisti malmenati per aver sventolato la bandiera sbagliata nel posto sbagliato…
4) I commenti: Se dopo la corsa capitate in una contrada che ha perso il palio in modo clamoroso, oppure se — molto peggio– ha vinto la contrada nemica, evitate commenti del tipo “ma guarda questi che piangono come scemi”, oppure…”tutto questo casino per una corsa”. Prendete le mani addosso. Ve lo garantisco….o meglio…un po’ di gente che conosco ve le metterebbe addosso di sicuro, quelli più ragionevoli vi inviterebbero (a spintoni) a lasciare il rione.
5) I nomi: Ogni cosa ha un suo nome…Evitate assolutamente di chiamare Sbandieratori quelli che girano la bandiera, si chiamano “alfieri“, come i pezzi degli scacchi. Hanno ereditato la tradizione degli addetti a segnalare le manovre sul campo di battaglia. Alcune figure sono discendenti dirette di questi segnali. Evitate anche di chiamare stamburatori quelli che suonano il tamburo, si chiamano “tamburini“, e anche la loro origine si perde nei secoli. I figuranti del corteo storico indossano un vestito che si chiama montura, e hanno un nome preciso: “Monturati“. È un grande onore per un contradajolo vestire la montura e scendere in piazza per la “passeggiata storica”. Evitate commenti del tipo “che carnevalata” ecc…anche qui le mani sono in agguato…e due insulti li raccattate di sicuro. La passeggiata storica non è per i turisti, ma per i senesi, che con questa vogliono ricordare i fasti della repubblica di Siena. Lo so che è roba del 1200, ma qui le tradizioni hanno il loro peso.
6) Le bandiere: Ogni tanto qualche turista buontempone cerca di prendere le bandiere che segnano i confini delle contrade. Questa è una pessima idea. Se vi beccano!…Se vi va bene finite in commissariato. Se vi va male vi beccano i contradajoli. Le bandiere sono sacre. Un aneddoto…due inglesi anni fa provarono a rubare una bandiera dell’oca. Li trovarono due miei amici…purtroppo per i malcapitati furono beccati dal più grosso e dal più cattivo dell’oca…
7) I Contradajoli: La contrada ha il suo popolo. Non sono dei tifosi, e conviene evitare nomi come sostenitori, tifosi, ecc…Il palio non è uno sport. In contrada si nasce, si vive, si muore.
Per adesso è tutto…non mi viene in mente altro…Se passa qualche senese da qui e vuole aggiungere e/o precisare o correggere errori è il benvenIuto!
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