La buona notizia è che tutti i parenti ed amici stanno bene.
Rimane il dramma di migliaja di persone sfollate, di interi paesi distrutti, di centinaja di morti. Innocenti (ma ci sono anche i morti colpevoli?).
Rimane lo strascico di una polemica insulsa tra un tecnico ed una parte della comunità scientifica, alimentata dalla stampa che come al solito ha riportato fatti e notizie in modo totalmente asimmetrico. Si…sul momento ci sono cascato pure io…mea culpa, mea maxima culpa!
Rimangono domande al momento senza risposta…mi chiedo:
– Com’è possibile che un ospedale costruito pochi anni fa nella “centrale terremoti” d’Italia sia al momento inagibile al 90%?
– Perché in una zona così delicata non è stato fatto un censimento degli edifici potenzialmente a rischio? Cosa fanno al catasto? Dormono?
Finito il momento dell’emergenza, spero in un periodo di polemica (non sterile) e di riflessione sul ruolo che le persone deputate alla nostra sicurezza hanno avuto, hanno ed avranno. Spero che al più presto vengano definite delle responsabilità oggettive e soggettive. Spero che chi ha sbagliato paghi. E spero che non finisca nel solito colpo di spugna, all’italiana. Spero anche di non vedere tra qualche anno le persone vivere nei prefabbricati.

La protezione civile si è mossa in tempo e bene. Da radioamatore ho partecipato ad esercitazioni con la protezione civile. Queste esercitazioni sono periodiche, a molti possono sembrare delle carnevalate (e mi è stato pure detto!). Le esercitazioni sono essenziali per l’addestramento in condizioni di emergenza come queste. Non ho sentito i miei amici a Siena, ma sono sicuro che alcuni di loro hanno preso “baracca e burattini” e sono andati in abruzzo, dove serve la loro presenza ed esperienza…La prossima volta che vedete delle persone con delle strane divise blu che fanno cose strane…non vi mettete a ridere…pensate che si stanno esercitando per la sicurezza di tutti!
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