Ho un pajo di colleghi Japponesi…
Una si chiama Hiroko, abbiamo laWorato inZieme a un articholo. Non l’ho mai vista nemmeno sentito la sua Woce. Abbiamo fatto tutto per e-mail. Vive a Tokyo. Mi fa sapere che
We are fine for now, but are seriously afraid of Fukushima Nuclear Power Plant
L’altro è Nobuo, un etologo. Lui è venuto a Siena per conoscermi dopo aver trovato un mio articolo sul web…
Gli ho scritto chiedendo notizZie. Mi risponde dicendo che da lui va tutto bene, e che al momento sta ospitando un suo ex-studente, prossimo professore in una università che è stata spazzata via dallo tsunami. Finisce dicendomi
I am afraid the situation is getting worse.
P.S.
Qui finisce che si mette male davvero…
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NOn ci resta che attendere fiduciosi, ti linko il diario di naoko okada collaboratrice di Repubblica.it, leggendo i suoi post mi rendo conto di come lì ci sia una cultura e una mentalità completamente diversa dalla nostra…
(migliore intendo)
http://videodrome-xl.blogautore.repubblica.it/category/giappone/
E se lo dicono loro….
—Alex
Alex. mi rubo sempre i commenti!
:))
lo penso anche io, se lo dicono loro…..
@Jò: migliore per certi versi, peggiore per altri…grazZie per la segnIalazZione!
@Alex&valAria: Infatti…Dei nostri media non c’è molto da fidarZi…ma se lo dicono loro…
Quando uno pensa alle cose di casa sua pensa che vada male (l’Italia, per dire). Poi uno apre un giornale e vede un’onda immensa che lava via tutto, e poi le centrali nucleari distrutte, e la catastrofe che non si puo’ chiamare imminente perche’ e’gia’ li, ma che puo’ e sta diventando una catastrofe ancora piu’ grande. E allora si chiede: se uno quando si incazza tira il duomo di milano al nano, cosa fa un giapponese quando un primo ministro dice che la situazione e’ sotto controllo?
Niente, si arrabbia ma si limita a stare zitto…