Anzi, questo articolo del corriere è anche troppo tenero…
A volte mi trovo di fronte a persone che non sono in grado di mettere per Iscritto quello che penZano…e quando lo fanno…fanno abbastanza pena. Se fosse per me, uno studente del terço/Cuarto Hanno che presenta un elaborato con delle deficienze di grammatica e sintassi così evidenti non dovrebbe superare l’esame. Anche se si tratta di una materia scEntiFICA.
Sarò troppo drastico?
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Sì ci vorrebbe più severità! Ma la grammatica e la sintassi dovrebbero essere insegnate meglio nella scuola dell’obbligo. Più severità quindi anche lì. Ho appreso con stupore da mio figlio che ci sono “maturati” del liceo scientifico che non sanno più fare le divisioni manualmente!! assuefatti e rincoglioniti dall’uso delle calcolatrici!!
Io mi ricordo di aver studiato grammatica solo alle scuole medie, dopo solo autodidatta
Khimeraa: in teoria una persona che non sa la grammatica non dovrebbe accedere alla scuola superiore. La grammatica va insegnata alle elementari e alle medie. Che senso ha ripetere le stesse cose all’infinito? Chi non le sa torni indietro, lo stesso dovrebbe valere per le altre materie.
Ma non è così, chiunque si sia ritrovato a frequentare l’università (da studente o da docente) si è trovato di fronte a persone che non sono in grado di formulare un pensiero in maniera comprensibile.
una studentessa in lingue scriveva magliali invece di maiali.
uno studente di architettura scriveva pultroppo invece di purtroppo.
per esempio.
ed e’ solo quello che mi ricordo.
e’ pieno di ignoranti.
la scuola li manda avanti e questi sono i risultati.
noi siamo molto piu’ somari delle generazioni precedenti, e le generazioni future saranno piu’ ignoranti di quelle di oggi.
Anche se sembra difficile immaginare qualcosa di piu’ ignorante.
mia madre a piu’ di 60 anni traduce ancora dal latino senza vocabolario, io non mi ricordo quasi nemmeno piu’ i casi.
e sara’ sempre peggio. Se il valore della cultura (piu’ che dell’istruzione) non verra’ recuperato, finiremo con berlusconi presidente del consiglio! stiamo attenti!
@mario: sono d’accordo…la selezione dovrebbe essere più severa…
@kimeraa: Anche io ricordo di aver studiato la grammatica in modo sistematico solo alle medie…poi al liceo Habbiamo iNparato a schrivere…ma la grammatica già la sapevamo (grossomodo…)
@michi: Già…chiunque Habbia frequentato l’università ha trovato gente che invece di laurearsi avrebbe dovuto ripetere la Cuinta…elementare!
@vale: La scuola li manda avanti…giusto! Ma quali mezzi ha la scuola per fermarli?
Mi piacerebbe avere il parere di Jonuzza…lei è del mestiere! Jonuzzaaaaaa se ci sei batti un cholpo!
Basta leggere un po’ di commenti sui vari forum della rete per rendersi conto degli strafalcioni più comuni.
È inutile dire che sono perfettamente d’accordo: dovrebbe esserci più attenzione nella scuola media inferiore e superiore.
Angelo, non importa se la materia è scientifica, l’italiano deve essere scritto e parlato correttamente. Anzi, a maggior ragione visto che se uno non scrive correttamente come potrà mai descrivere esperimenti e teorie in modo comprensibile a tutti?
Questi soggetti non dovrebbero passare l’esame di maturità, per non parlare dell’università.
—Alex
@alex: Vero! Sui forum si leggono delle cose davvero oltre i confini della realtà…viene da penZare che quelli che scrivono non sono itaGliani..
4ngel0, mia sorella insegna italiano alle medie e posso testimoniare che ormai regna il più assoluto lassismo. Spesso correggo con lei i temi dei suoi allievi, e sono rarissimi quelli che, a mio parere, sono scritti in un italiano perlomeno accettabile per ragazzini di 12/13/14 anni. Eppure quasi mai il voto è insuficiente, perchè ciò che conta non è il risultato, ma l’impegno, la fantasia, l’applicazione, e mille altre cose. Mi ha spiegato che ormai non si bocciano più nemmeno gli asini conclamati. che la bocciatura ormai viene considerata ome un trauma insuperabile nella vita del giovane virgulto, quindi da evitare a tutti costi. Sarà, io non mi intendo di pedagogia, ma ho bazzicato anch’io per ambienti universitari e confermo anch’io che ormai la situazione è imbarazzante (soprattutto da quando esistono le tesine triennali).
For, buongiorno eccomi rientrata da una giornata di esilaranti pulizie di escrementi e…sorcistici, credimi sono sconvolta, e manco a dì che se poteva fà arrosto co’ le patate mannaggia. Ti lascio qui i saluti di Mapina che è passata nel mio giardino.
E adesso a noi ed al tuo splendido post. Nulla di più vero di quello che dice Gaja, l’ignoranza regna sovrana e una bocciatura è da psichiatra, ma noi che solo per essere stati rimandati ci beccavamo due sonori ceffoni? Io non ho subito traumi, non avevo studiato quindi ecco la giusta punizione: gli esami di riparazione a settembre e l’estate te la giocavi sui libri e senza uscire mai di casa. Purtroppo gli spropositi si leggono anche sui giornali, ma i giornalisti non dovrebbero essere i leader della lingua italiana? L’argomento è lunghissimo e qui mi fermo altrimenti ………………..
Folletta baci baci caffè da me????
il mio osservatorio sugli studenti attuali non è molto significativo, visto che insegno in un liceo classico di antica tradizione cui accedono quasi sempre i migliori e quelli supportati dalle famiglie, in sintesi i: gli alunni scrivono correttamente, in genere (ma va’!). Vorrei dire però che la colpa di questa DIS- ortografia è sicuramente da imputarsi ai metodi antiquati e scarsamente interessanti che la scuola italiana applica ancora, c’è uno scollamento forte tra le esigenze e la cultura giovanile e le risorse (pochissime) e i metodi di una scuola lasciata in abbandono, che regge a fatica l’impatto con le giovani generazioni.
Ho visto scritto su un compito di alunno di scuola superiore “The rerum natura” di Lucrezio.
Nel giro da 0 a 3 anni un bambino si appropria un codice linguistico (nota il raffinato uso del verbo “appropriarsi”) tale da capire e farsi capire perfettamente; nei successivi 15 anni la scuola non riesce ad insegnargli in molti casi la lingua madre, per non parlare di seconda lingua. Dov’è l’inghippo?
Strafalcioni paurosi sono presenti a bizzeffe anche sul web e se ti azzardi a farlo notare all’autore, ti taccia di pedanteria; anche qui il corretto uso della lingua è un “optional”.
Ma tu hai risolto brillantemente il problema: col tuo modo di scrivere, se butti fuori uno strafalcione, come può capitare a tutti, puoi sempre dire che è voluto. Furbacchione! 🙂
@gaja: Tesine triennali…ne ricordo una teRibBile…ero in sardegna ospite di un chollega…questo mi dice ” Me la correggi questa tesi?” E io “Certo!”…ci vollero 4 ichnuse per riuscire a finire…
@FC: E penZa che all’inizio dell’anno decieevo quali materie tenere intorno al cinque…ed è meglio se non dico quali erano…
I giorInalisti? ERANO i leader dell’italiano.
@Jonuzzen: Cosa intendi per metodi antiquati? Hai ragione…la sQuola italiana è vecchia e antiquata…ma almeno la grammatica la inZegnavano…Cos’è cambiato negli ultimi vent’anni?
@guido: “The” rerum natura? Assolutamente sensazZionale…Nono…i miej strafalcioni Woluti sono con la lettera majuschola…gli altri sono inWolontari…GLI ALTRI????
Da mettersi le mani tra i capPelli ,ccme tu cinsegni ,eccelLso linguistico.
Cristiana