Per uno strano gioco del destino ero a Milano. E per un gioco ancora più strano ne stavo parlando con Ettore, mentre andavamo verso Gaggiano per dipingere un po’ all’aperto. Troviamo una risaja piuttosto charina, ci fermiamo, montiamo l’ambaradan e cominciamo a disegnare.
Una telefonata arriva mentre sto finendo il disegno…è la mamma. PenZo voglia dirmi della biNbetta arrrabbiona…Invece mi dice che il Vecchio è morto. Era ora, dico. Non era più lui, era solo un povero vecchio tenuto in vita (?) dall’egoismo dei figli, una vita diventata un’umiliazione di un corpo ormai vecchio e troppo stanco. E lui lo sapeva. E lui da giorni rifiutava il mangiare.
Continuo l’acquerello…Eccolo…non è un granché, oggi saprei fare di meglio. Non l’ho buttato…questo lavoro è particolare…l’ultimo ricordo di mio nonno.
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anche quando sappiamo che è giusto, che non c’era più niente a fare, che continuare sarebe stato peggio… è molto difficile accettarlo. Chapeau
Centrato in pieno.
—Alex
Si spera sempre di non far diventare qualcuno vittime del proprio egoismo, e di non diventarlo noi stessi, un giorno. E’ la nostra visione dell’inferno.
mi trovi impreparato…..lo si è sempre difronte al dolore.
un saluto triste.
poco più di un mese fa è morta mia madre; era stanca di vivere , non aveva voglia di mettere la sua volontà al servizio di una vita di qualità scadente, lei che fino a poco prima usciva ogni giorno ed accudiva mio figlio, suo nipote. Io e mia sorella abbiamo scelto quello che lei avrebbe scelto, nessun accanimento che non fosse finalizzato ad un miglioramento. Nn è stato facile però e non per egoismo; il fatto è che dei genitori non ti sembra mai di poter fare a meno. Ed ora che non c’è , ancora di più.
@michela: Va accettato per forza…difficile o no.
@alex: Già! E i miei due zii cardiologi hanno fatto veramente di tutto…
@angelina: È anche una questione di attaccamento…a lui o a noi?
@1o5: Gesto coraggioso, quello di lasciar andare chi non può e non vuole rimanere.
Mi dispiace, Angelo. Ho un’età nella quale tuo nonno è mio padre, ha 90 anni, lucidi e, quanto possibile, attivi. Spero che vada via all’improvviso, senza soffrire, perché io non sono ancora pronta a lasciarlo andare…
biba
non so commentare questa volta, ma so capire.
un saluto.
Ciao For, ogni persona che abbiamo vicino lascia sempre un segno nella nostra vita e il ricordo ce li fa sentire quotidianamente accanto. Un bacio
Folletta
“E lui da giorni rifiutava il mangiare.”
fico, il vecchio. come democrito. spero di essere capace anch’io a suo tempo.
ciao
@biba: Anche lui fino ai novanta era lucido (e pure un po’ rompipalle!) poi è arrivato il degrado…L’avevo rivisto a natale dell’anno prima, e non era più lui.
@vale: Grazie!
@folletta: Esatto! Mi sono sentito sollevato, e anche rallegrato alla notizia…poi mi è dispiaciuto. A distanza di un anno la penZo esattamente allo stesso modo.
@OrsoPio: BenvenIuto! Fico si…anche lui si era abbondantemente rotto!
anche mio nonno negli ultimi periodi della sua vita non era lucido ma ora che non c’è più si sente molto il vuoto che ha lasciato…
a me sembra molto bello , animato da una tristezza nascosta e vibrante, come se la natura sapesse
mi dispiace, sinceramente.
Nico
@caterina: A me il vuoto lo ha lasciato quando l’ho visto per l’ultima volta. Circa un anno prima che morisse…
@jonuzzen: Beh…in fondo mi dispiaceva…sicuramente ha influito sul cholore.
@nico: Grazie!
Penso che in questi casi si possa dire che è avvenuta una liberazione e che chi ne ha goduto,se potesse,ringrazierebbe a gran voce.
Conosco quel panorama della Lombardia e tu gli hai fatto onore,alla grande!
Cristiana
grazie cristiana…
E grazie per il panorama…girando per le campagne lombarde ho visto dei posti stupendi…se non fosse per quella miliardata di zanzare…