Pane e salame

Niente di più semplice…a meno di non trovarsi in germania. Ieri sera stavo guardando su N24 un’altra serie di documentari squinternati. Sono abbastanza abituato e divertito dalle stranezze che fanno vedere, ma questa m’ha gelato il sangue!

Allora…ci si chiede: “ma quanto potrebbe essere comodo mangiarsi pane e salame senza dover affettare prima il pane e poi il salame?” Eh si…bella rottura di coglioni! Detto fatto. Il documentario (?) verteva sull’invenzione del secolo. Basta con la cazzata del pane e del salame! Ecco, in poche semplici mosse come fare:

1) Si prepara l’impasto per il pane (di segale).

2) Lo si arrotola intorno a dei cilindri di circa 5 cm di diametro e lo si mette a lievitare in dei barattoli di latta. Finita la lievitazione si cuoce ma non completamente.

3) Contemporaneamente, il set si sposta dal macellajo, che ci fa vedere come si prepara l’impasto del salame, di come si produce, s’insacca ecc.

4) Per finire il colpo di genio. Si recupera dal barattolo il pane (un cilindro cavo) e ci si infila la supposta di salame, si chiude il barattolo, si termina la cottura ed il gourmet è pronto.

L’ultima scena è la più bella: apertura del barattolo, taglio della prelibatezza e gnaaam…buono eh?

P.S.

non ho trovato foto…ma giuro che è tutto vero.Ho provato a cercare pure il filmato su N24 ma nulla!

6 Risposte

  1. STRALOL!!!

    Comunque in Calabria fanno una caciotta che contiene all’interno una soppressata piccante…
    Che abbiano preso spunto da li? 😉

    —Alex

  2. non lo so…la caciotta la conoscevo…ma il pabe a quella maniera…NEL BARATTOLO DI LATTA! CAZZO! nel barattolo di latta!

  3. Capisco la necessità di preservare un’anima cava ma anche io rimango basito riguardo alla cottura all’interno della latta…

    Tanto più che cuocendo il salame all’interno della pagnotta più che un panino al salame si otterrà un “maiale in crosta”…

    Non c’è nulla da fare, non impareranno mai… 😉

    —Alex

    PS = però c’è da dire che se ci si mettono, con gli adeguati maestri e spunti, ci sanno fare. Guarda per esempio Heinz Beck, pluristellato chef crucchissimo del ristorante “la Pergola” di Roma…

  4. No…la cottura era a bassa temperatura….e poi che crosta…l’umido rimane nella latta chuisa…

    Si…una volta “educati” al buono diventano più fanatici di noi…ma molto più fanatici…

  5. in effetti si risparmia un sacco di tempo.
    nella vita bisogna essere pratici.
    ricordalo sempre.

    😉

  6. @valeria: pratici si…ma con un minimo di amor proprio…E comunque quel documentario è stato utile, ho spostato in avanti la soglia della massima depravazione alimentare…E sopratutto…Adesso DEVO avere quel barattolo.

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