Ricordare. E non dimenticare.

È l’unico modo perché le cose non si ripetano.

A cavallo di ieri e domani, nel 1945 si consumava l’ennesima tragedia della II guerra mondiale. La città di Dresda, bellissimo esempio di città Barocca, uno dei fari della civiltà mitteleuropea che ancora ci illumina fu rasa al suolo da una serie di bombardamenti alleati. Non era una città strategica, era solo un simbolo. E come tale andava cancellato. Con tutta le ferocia possibile.

È impossibile andare a DD e non vedere, nel centro storico ricostruito, quegli edifici barocchi a scacchi multicolore, neri, bianchi grigi, ocra. E a testimoniare la furia della  guerra alcuni edifici semidistrutti che ancora portano le ferite del bombardamento. E come non commuoversi alla vista del filmato che narra della ricostruzione della Frauenkirche, quando il Borgomastro suona per la prima volta dopo 60 anni la campana…

Ecco DD dopo il bombardamento. Con la speranza che non succeda MAI PIÙ!!!!

2 Risposte

  1. quando cammino di notte, fra teaterplatz e la hofkirche, passando sotto a quegli archi neri, e penso “qui era tutto distrutto, tutto quello che vedo è stato disintegrato, in due giorni di ferocia” mi pare di attraversare il novecento, mi pare che dresda incarni nel bene e nel male un concentrato di storia incredibile.

  2. Si…hai perfettamente ragione.
    Ti è mai capitato di andare alla Kunsthalle? È in un edificio che si chiama Lipsius-Bau. Ogni tanto ci fanno delle mostre…dentro è molto bello, ma altrettanto inquitante…Ci sono alcuni muri neri, altri sfregiati dalle schegge.

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